Ossimoro e Rumore

Luce lieve, notte vera
sabbia molle in passi stanchi,
sono venuto a cercarti
dove speravo di non trovarti
e poi quando non c’eri
chissà, dov’eri.

Soffiavi le nuvole
per vederle spostare,
oltre i tuoi orizzonti,
falle più in là
altre cento volte
altre mille volte

Terra bagnata inumidisce passi stanchi,
scarpe di cera, piene di fuoco
calpestano terre attraversate solo a metà. 

Un giardino pieno, solo quel fiore
ossimoro e rumore.
Con lui neanche il vento
e così, moriva dentro.

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