Un’amica

PARTE PRIMA (AVEVO UN’AMICA)

Avevo un’amica tempo fa. Anzi, ancora ce l’ho. È sempre qui con me, anche se da anni ormai non la chiamo più. Non la sogno di notte ma la sento intorno a me quasi tutti i giorni. Molto tempo dopo la nostra prima sera passata in macchina da soli a parlare per ore, mi confidò che per tutta la sera sperava che io non provassi a baciarla. Per lei sarebbe stato, a suo dire e a suo modo, importante. Non la baciai. Sembra che questa cosa faccia colpo su un determinato tipo di persone. Non ho mai provato a baciare più nessuna ragazza nei miei successivi primi appuntamenti. Avevo un’amica tempo fa, mi insegnò tante cose. Ha sempre detto di volermi bene. Ed è vero. C’è stato un momento che ha avuto tanta stima per me. 

Poi un giorno io ho cambiato strada.

PARTE SECONDA (HO ANCORA UN’AMICA)

Un po’ di tempo è passato. Sono dove oramai non mi vedevo più. Sono soprattutto in “e chi mai se lo sarebbe aspettato di finire così”. Ma queste sono altre storie. Degne certamente di essere raccontate, ma non qui, non ora. Ho ancora un’amica. Penso a lei tutti i giorni, alle cose che abbiamo condiviso. Alle cose che mi ha dato e a quelle che non le ho ancora restituito. Ma perché scrivo così? Perché non la vedo più. Facciamo di tutto per non vederci e non sentirci. Ci riesce benissimo. Siamo diventati bravissimi. Fino a poco tempo fa in verità, diverse volte ho provato ad infrangere questo “protocollo”. L’ho chiamata. Non ha mai risposto. Anche in questo, dopo tanti anni, continua ad insegnarmi tante cose. Mi ha riportato in riga. Non dovevo chiamare e non ho più chiamato. Anche in questo momento penso a tutto quello che ha fatto per me. Vorrei ricambiare. Su certe cose non mi permette proprio di provarci. Su altre, sono io che ancora non riesco. Ma riuscirò amica mia. Manca poco. Presto sarò in grado di riuscirci.

Poi un giorno, svegliandomi, il calendario indicava 30 settembre 2056.

PARTE TERZA (AVRO’ PER SEMPRE UN’AMICA)

Oh, oggi è il compleanno di Carlo. 73 candeline per lui. Non è più così agevole alzarsi dal letto. Sono decrepito. E pensare che quando io e la mia amica ogni tanto ci facevamo vedere in giro, andavo blaterando che avrei vissuto 120 anni e scopato fino ai 90. E mi veniva poi puntualmente chiesto <E gli altri 30? Che fai?>. Qua si muore decisamente prima e peggio. Ma non temo più questo. Perché l’eternità esiste. Il “per sempre” esiste. Ed io, avrò per sempre un’amica. Mancano circa trent’anni all’appello in queste righe per capire cosa è successo tra me e quella mia amica. Non lo so nemmeno io. Perché è vero che stamattina mi sono alzato dal letto ultra settantenne, ma poi nel pomeriggio, dopo il riposo sono tornato nel 2024. Quindi stamattina sapevo tutto, avevo ricordi nitidi di tutta la mia vita. Oggi invece, il secondo tempo è tutto da giocare. Palla a centro; l’arbitro fischia. Avrò per sempre un’amica… Mi manchi 

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